Esame pratico della patente C: le fasi da superare

L’esame pratico della patente C si articola in 3 fasi e vuole simulare quelle che sono le operazioni che un conducente compie durante la giornata lavorativa:

  1. Preparazione alla guida e domande
  2. Manovre
  3. Circolazione nel traffico

Per poter sostenere l’esame pratico bisogna innanzitutto aver superato quello di teoria e aspettare che sia trascorso almeno 1 mese e 1 giorno dalla data di promozione.

Si usa questo tempo questo tempo per esercitarsi con il foglio rosa: solitamente sono sufficienti 4/5 ore di guida per essere pronti.

Esame pratico della patente C

Per prima cosa, il candidato deve salire sul mezzo e procedere alla regolazione di sedile, poggiatesta, cinture di sicurezza e specchi retrovisori.

Successivamente, l’esaminatore può rivolgere delle domande riguardanti l’uso dei comandi del veicolo (luci, frecce, ecc) e sui controlli e manutenzione del mezzo (pneumatici, freni, livelli dei liquidi, presenza di eventuali pannelli).

Trovi l’approfondimento, con tutti gli argomenti possibili, su questa pagina.

Fase 2: manovre

L’esame pratico prosegue con la realizzazione di alcune manovre in un’area chiusa.

  • Retromarcia in curva seguendo una linea tracciata tramite dei coni
  • Parcheggio per le operazioni di scarico sfruttando eventuali rampe o strutture simili presenti

Per approfondire lo svolgimento, le regole previste dal Ministero, le richieste dell’esaminatore e gli errori che possono essere fatali, vai all’articolo sulle manovre esame patente C.

Fase 3: circolazione

Superate positivamente le prime due fasi, arriva il momento di andare in mezzo al traffico e dimostrare la propria abilità nelle varie situazioni.

E’ una guida completa che va dal centro abitato all’autostrada. Questa fase mediamente dura 40 minuti: attenzione alla segnaletica specifica per i mezzi pesanti.

Molto spesso l’esaminatore non dà indicazioni sulle direzioni da prendere proprio per verificare l’attenzione verso questo tipo di segnaletica (direzioni obbligatorie, divieti di transito per autocarri sopra le 3,5 t).

Le varie fasi per prendere la patente prevedono l’iscrizione iniziale con la consegna di tutti i documenti necessari, il successivo esame di teoria e la prova di guida.

C’è la possibilità di affrontare la teoria da privatisti per poi iscriversi in autoscuola per le guide.

Vuoi tutte le info sulla procedura da seguire e sui tempi da rispettare? Ecco come prendere la patente C e, in alternativa, il conseguimento patente C da privatista.

Vuoi sapere quanto si spende e quanto si risparmia da privatisti? Ecco il costo patente C motorizzazione e il costo patente C in autoscuola.

Bocciatura esame pratico patente C

La normativa prevede che per poter ripetere un esame non superato bisogna attendere almeno 1 mese e 1 giorno dalla data di bocciatura.

Ricordiamo inoltre, che la durata di validità del foglio rosa è di 6 mesi e che consente di sostenere al massimo 2 prove pratiche.

Chi viene bocciato per la seconda volta oppure arriva in scadenza di foglio rosa, è costretto a ripresentare le pratiche fin dall’inizio.

Il foglio rosa emesso dal 10 novembre 2021 in poi, vale invece 1 anno e ti concede 3 tentativi d’esame.

Da marzo 2016 è rientrata in vigore la pratica del riporto dell’esame di teoria della patente che permette di “tener valido” l’esame teorico superato anche per il secondo foglio rosa emesso. Questa operazione è permessa una sola volta.

Veicolo per l’esame

La normativa fissa dei requisiti ben precisi per quanto riguarda il veicolo da utilizzare nella prova pratica. Esso deve essere dotato di doppi comandi, quindi per forza bisogna rivolgersi ad una scuola guida o Centro di Istruzione Automobilistico.

La prova pratica viene effettuata sul seguente veicolo:

  • Autoveicolo adibito al trasporto di cose
  • Massa limite effettiva di almeno 10 tonnellate
  • Lunghezza di almeno 8 metri
  • Larghezza di almeno 2,40 metri
  • Capace di raggiungere almeno gli 80 km/h e dotato di ABS
  • Cassone chiuso di altezza e larghezza almeno pari alla cabina di guida

Patente C e CQC

Per guidare veicoli che richiedono la patente C è necessario conseguire anche la CQC, cioè la Carta di Qualificazione del Conducente. Salvo alcuni casi di esenzione indicati in questo articolo, è diventata sempre obbligatoria.

Per conseguirla è necessario seguire un corso di 140 ore e superare un esame a quiz.

Data la lunghezza di tale corso, il costo non è indifferente (si superano i 2000€!) e ciò ha un po’ complicato la vita agli aspiranti camionisti.

Per ottimizzare i tempi e soprattutto le spese, c’è la possibilità di conseguire patente e CQC in contemporanea con un’unica “procedura”.

Vuoi sapere come si fa e quanto costa? Ecco come prendere patente C e CQC insieme e il costo patente C e CQC merci.

Mattia Zorzetto

Mattia Zorzetto

Creatore di Portale Patente, di Patente in 7 Giorni e del Metodo MPE. Il primo Metodo Specifico per prepararti all'esame della patente in 7 Giorni.

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5 risposte

  1. Buongiorno. Ho una domanda riguardo la CQC.
    Leggo “Quando la guida costituisce l’attività prevalente dell’orario di lavoro bisogna conseguire anche la carta di qualificazione del conducente (CQC).”
    Nel mio caso io sono un lavoratore autonomo con partita IVA che “nella vita” fa tutt’altro che guidare. Se guidassi (ovviamente dopo aver conseguito la patente C) un camion per conto di terzi, ma quest’attività fosse saltuaria rispetto alla mia attività principale, sarei comunque obbligato ad avere la CQC?
    E’ una domanda decisiva per me (visto il costo della CQC), per cui se mi fosse citata qualche normativa o comunque mi fosse data una risposta certa sarebbe di grande aiuto.
    Grazie in anticipo.

    1. Buongiorno, a giugno è stato emanato un decreto che ha recepito una direttiva dell’UE che ha esteso l’obbligo della CQC a chiunque si mette alla guida di veicoli che richiedono la patente C/CE.
      Sono però previste delle esenzioni. La seguente sembra fare al caso suo: non è obbligatoria la CQC per conducenti il cui trasporto è “occasionale” e “non incidente sulla sicurezza stradale”.

      Il decreto specifica che:
      – per trasporto “occasionale” si intende “svolto da conducenti che non hanno la qualifica di conducenti professionali e purché la specifica attività di autotrasporto non costituisca la fonte principale di reddito”
      – per trasporto “non incidente sulla sicurezza stradale” si intende “svolto in conformità alle pertinenti normative sulla circolazione stradale”

      In base alla situazione da lei descritta non sembra esserci l’obbligo (dato che la guida sarebbe un’attività saltuaria).

      Sicuramente chiedere un parere ufficiale alla Motorizzazione/Forze dell’Ordine potrebbe aiutare, con il rischio, tuttavia, di ottenere pareri discordanti. Purtroppo la normativa è tutt’altro che chiara

  2. Salve, vorrei un altro parere sul numero di guide per essere pronti a sostenere l’esame ( C ) . So che si tratta di una domanda abbastanza stupida in quanto varia da persona a persona ma secondo le vostre esperienze in media di quanto un atumobilista ne ha bisogno?

    1. Salve, dalla mia esperienza posso dire che all’incirca con 4 o 5 ore di guida si va all’esame. Poi chiaramente dipende dalla “manualità” della persona perché comunque ci vuole “occhio” e attenzione continua (il mezzo è grande ed è tutto un altro mondo rispetto all’autovettura) e anche dal “grado di disciplina” della persona nel senso di rispetto delle regole della strada che spesso, dopo svariati anni, vengono dimenticate.

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